Scopri Napoli: la città del sole, del mare e della storia. 7 Cose da vedere

Scopri Napoli: la città del sole, del mare e della storia. 7 Cose da vedere

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Una città ricca di fascino, cultura e tradizioni. Immersa tra il blu del mare e il verde delle colline, Napoli offre un’esperienza unica ai suoi visitatori. Passeggia tra i vicoli del centro storico, ammira le opere d’arte e assapora la deliziosa cucina locale, mentre ti immergi nell’atmosfera vivace e accogliente di questa affascinante metropoli.

La bellezza di Napoli non si limita al suo centro storico, ma si estende anche alle sue coste e ai suoi dintorni. Esplora le meraviglie naturali e archeologiche della città, come il Vesuvio e gli scavi di Pompei, e ammira panorami mozzafiato dal lungomare o dalle colline di Posillipo. Inoltre, grazie alla sua posizione strategica, Napoli è il punto di partenza ideale per visitare altre destinazioni imperdibili come Capri, Ischia e la Costiera Amalfitana.

Una visita a Napoli non sarebbe completa senza scoprire la sua ricca tradizione musicale e teatrale. Dai un’occhiata agli spettacoli nei suoi antichi teatri, come il Teatro di San Carlo, e lasciati trasportare dalle melodie della canzone napoletana. Infine, non dimenticare di provare la vera pizza napoletana, un simbolo della città e un’esperienza culinaria da non perdere.

5 cose imperdibili da vedere a Napoli

Piazza del Plebiscito: il cuore pulsante di Napoli

Situata nel cuore di Napoli, Piazza del Plebiscito è uno dei luoghi più iconici e affascinanti della città partenopea. Con la sua vasta estensione e gli edifici storici che la circondano, questa piazza è un vero e proprio gioiello architettonico e culturale, nonché un punto di ritrovo per turisti e residenti.

La storia di Piazza del Plebiscito ha radici profonde, risalenti addirittura al periodo greco-romano, quando l’area era occupata da un tempio dedicato a Poseidone. Nel corso dei secoli, la piazza ha subito numerosi cambiamenti e ristrutturazioni, assumendo l’aspetto che conosciamo oggi.

Dominata dalla maestosa Basilica di San Francesco di Paola, Piazza del Plebiscito è un perfetto esempio di armonia tra arte e architettura. La basilica, realizzata nel XIX secolo su progetto dell’architetto Pietro Bianchi, è caratterizzata da un’imponente facciata neoclassica, arricchita da un colonnato dorico e una cupola ispirata al Pantheon di Roma.

Sulla piazza si affacciano anche altri edifici di grande valore storico, come il Palazzo Reale di Napoli, residenza dei Borbone e attuale sede della Biblioteca Nazionale e del Museo del Palazzo Reale. Questo imponente edificio, con la sua facciata in stile barocco e le sue numerose sale affrescate, testimonia il passato glorioso della città e la sua importanza nel panorama culturale italiano.

Un altro elemento di interesse è il Teatro di San Carlo, uno dei teatri d’opera più antichi e prestigiosi al mondo, inaugurato nel 1737. Con la sua facciata elegante e l’interno sontuoso, il teatro è un vero tempio della musica e dell’arte, che ha ospitato nei secoli le opere dei più grandi compositori e artisti dell’epoca.

Piazza del Plebiscito è anche un luogo di incontri e di vita quotidiana per i napoletani. Qui si svolgono eventi culturali, concerti e manifestazioni, che animano la piazza e la rendono un punto di riferimento per la vita cittadina. Inoltre, la piazza è circondata da numerosi bar, ristoranti e negozi, dove è possibile assaporare le delizie della cucina napoletana e fare shopping.

Una curiosità legata a Piazza del Plebiscito riguarda le due statue equestri dedicate a re Carlo III di Borbone e a re Ferdinando I, che si ergono maestose al centro della piazza. Secondo una leggenda locale, chi riesce a camminare a occhi chiusi tra le due statue senza inciampare, sarà baciato dalla fortuna.

Visitare Piazza del Plebiscito significa immergersi nella storia, nell’arte e nella cultura di Napoli, scoprendo un luogo che rappresenta l’anima e l’identità della città. La piazza è facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici, essendo ben collegata con le altre attrazioni turistiche, come il Castel Nuovo, il Lungomare e il Museo Archeologico Nazionale.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli

tappa imperdibile per gli appassionati di storia e archeologia. Fondato alla fine del XVIII secolo per volere del re Ferdinando IV di Borbone, il museo vanta una delle più ricche e importanti collezioni di reperti archeologici al mondo, con particolare riguardo alle civiltà greca, romana e egizia.

L’edificio che ospita il museo è un magnifico esempio di architettura neoclassica, progettato dall’architetto Ferdinando Fuga. La sua facciata imponente e maestosa accoglie i visitatori con un’ampia scalinata, che conduce all’ingresso principale. Una volta all’interno, il percorso espositivo si sviluppa su tre piani, organizzati in diverse sezioni tematiche.

Il piano terra è dedicato principalmente all’arte egizia, con una vasta collezione di reperti che spaziano dalle statue di divinità alle mummie, passando per preziosi oggetti funerari e papiri. Tra i pezzi più celebri, spiccano la statua del dio Anubi e il sarcofago di Amonirdis, che testimoniano l’importanza della cultura egizia nell’antichità.

Il primo piano del museo è invece interamente dedicato alla collezione di reperti provenienti dagli scavi di Pompei, Ercolano e Stabiae, le città romane sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Questa sezione offre un’esperienza unica e affascinante, permettendo di immergersi nella vita quotidiana dell’epoca romana. Tra gli oggetti esposti, si trovano mosaici, affreschi, sculture, gioielli, utensili e oggetti d’uso comune, che restituiscono un quadro vivido e dettagliato della società dell’epoca.

Uno degli spazi più suggestivi del museo è il Gabinetto Segreto, una sezione dedicata all’arte erotica dell’antica Roma. Qui sono conservati reperti di natura sessuale, tra cui statue, affreschi e oggetti d’uso quotidiano, che offrono uno spaccato curioso e intrigante sulla concezione della sessualità nella cultura romana.

Il secondo piano del museo ospita la collezione di sculture classiche, che comprende opere di straordinaria bellezza e valore artistico. Tra le sculture più celebri, si trovano il Fauno Barberini, il Toro Farnese e l’Ercole Farnese, capolavori dell’arte ellenistica e romana. Questa sezione è completata da una serie di busti e ritratti di imperatori, filosofi e poeti dell’antichità, che arricchiscono ulteriormente il percorso espositivo.

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli offre anche una ricca offerta didattica, con laboratori, visite guidate e conferenze, pensate per avvicinare il pubblico di tutte le età alla storia e all’archeologia. Inoltre, il museo organizza periodicamente mostre temporanee, che approfondiscono temi specifici o presentano nuovi reperti provenienti da scavi e ricerche in corso.

Spaccanapoli

Spaccanapoli, il cui nome deriva dalla sua posizione geografica che “spacca” letteralmente la città in due, è un percorso di circa due chilometri che si snoda tra antichi palazzi, chiese e monumenti, testimoni di secoli di storia. Partendo da Piazza del Gesù Nuovo, il cuore di Spaccanapoli, ci si addentra in un viaggio indimenticabile attraverso la storia e la cultura napoletana.

La piazza è dominata dalla Chiesa del Gesù Nuovo, un capolavoro del barocco napoletano, e dalla Basilica di Santa Chiara, con il suo maestoso chiostro, un’oasi di pace e tranquillità nel caos cittadino. Da qui, si prosegue lungo Via Benedetto Croce, una strada stretta e affollata, dove si respira l’energia e la vitalità che caratterizzano Napoli.

Tra le numerose chiese e monumenti che si incontrano lungo il percorso, meritano una visita la Cappella Sansevero, con il suo celebre Cristo Velato, la Chiesa di San Domenico Maggiore e il complesso di Santa Maria La Nova. Quest’ultimo, oltre ad ospitare la chiesa e il convento, è sede del Museo del Tesoro di San Gennaro, dove è possibile ammirare preziose opere d’arte e oggetti sacri legati alla storia del santo patrono di Napoli.

Spaccanapoli è anche il luogo ideale per assaporare la cucina tradizionale napoletana, con i suoi sapori intensi e genuini. Lungo il percorso, si trovano numerose pizzerie, trattorie e pasticcerie, dove è possibile gustare la vera pizza napoletana, la sfogliatella, il babà e altre prelibatezze locali.

Uno dei momenti più suggestivi per visitare Spaccanapoli è durante le festività natalizie, quando le strade si animano con i mercatini di Natale e i presepi artigianali. In particolare, Via San Gregorio Armeno, nota come la “strada dei presepi”, è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove è possibile ammirare e acquistare le statuine e i paesaggi tipici del presepe napoletano.

Non si può parlare di Spaccanapoli senza menzionare la musica, che accompagna il visitatore in ogni angolo di questa affascinante zona. Dai suoni delle chitarre e dei mandolini che echeggiano nelle strade, alle melodie delle canzoni classiche napoletane, la musica è parte integrante dell’esperienza di Spaccanapoli.

Infine, una visita a Spaccanapoli non può prescindere dall’incontro con la sua gente, i veri protagonisti di questo affascinante scenario. Accoglienti, calorosi e orgogliosi delle loro radici, i napoletani sono pronti a condividere con il visitatore le loro storie, le loro tradizioni e i loro segreti, rendendo ogni esperienza in questa parte di Napoli unica e indimenticabile.

Castel dell’Ovo

Situato sulla pittoresca isola di Megaride, nella splendida ba di Napoli, il Castel dell’Ovo è una delle principali attrazioni turistiche della città partenopea. Con una storia che risale all’epoca romana e una posizione privilegiata che offre viste mozzafiato sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio, questo antico castello è una tappa imperdibile per chiunque visiti la città.

Storia e leggenda del Castel dell’Ovo

Il nome “Castel dell’Ovo” deriva da una leggenda secondo la quale il poeta romano Virgilio avrebbe nascosto un uovo magico nelle fondamenta del castello. Si diceva che la sorte di Napoli fosse legata a quest’uovo e che se si fosse rotto, la città sarebbe stata distrutta. Sebbene questa storia sia chiaramente un mito, contribuisce al fascino e al mistero che circonda il castello.

Le origini del Castel dell’Ovo risalgono al secolo a.C., quando l’isola di Megaride fu scelta come residenza dal patrizio romano Lucio Licinio Lucullo. Successivamente, nel VI secolo d.C., il castello fu ampliato e fortificato dai Bizantini e poi dai Normanni nel XII secolo. Nel corso dei secoli, il castello ha avuto numerosi proprietari e ha subito diverse trasformazioni, tra cui l’aggiunta di torri e mura difensive.

Attrazioni principali del Castel dell’Ovo

Una visita al Castel dell’Ovo offre l’opportunità di immergersi nella storia di Napoli e di ammirare alcune delle migliori viste panoramiche sulla città e sulla baia. Ecco alcune delle principali attrazioni che troverete durante la vostra visita:

  1. La Terrazza: La terrazza del castello offre una vista panoramica mozzafiato sul Golfo di Napoli, il Vesuvio e la città stessa. È il luogo ideale per scattare fotografie ricordo e godersi un momento di relax ammirando il paesaggio.
  2. Il Museo: Il piccolo museo all’interno del castello ospita una collezione di reperti archeologici, tra cui ceramiche, monete e sculture, che testimoniano la ricca storia del sito. Inoltre, il museo offre interessanti mostre temporanee legate alla storia e alla cultura di Napoli.
  3. Le Sale: Le varie sale del castello sono state restaurate e conservano ancora tracce degli affreschi e delle decorazioni originali. Tra queste, la Sala dei Baroni è particolarmente suggestiva, con i suoi soffitti a volta e le colonne in marmo.
  4. Le Torri e le Mura: Le possenti torri e le mura difensive del Castel dell’Ovo sono testimonianza della sua importanza strategica nel corso dei secoli. Esplorandole, potrete ammirare l’architettura militare dell’epoca e scoprire angoli nascosti del castello.
  5. Gli Eventi: Il Castel dell’Ovo è spesso sede di eventi culturali, come mostre d’arte, concerti e spettacoli teatrali. Consultate il calendario degli eventi per scoprire cosa è in programma durante la vostra visita.

Come raggiungere il Castel dell’Ovo

Il Castel dell’Ovo è facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico di Napoli o con i mezzi pubblici. Se scegliete di camminare, il percorso vi porterà lungo la pittoresca passeggiata di Via Partenope, con vista sulla baia e sul Vesuvio. In alternativa, potete prendere la linea 1 della metropolitana e scendere alla fermata Municipio, da dove il castello è raggiungibile con una breve passeggiata.

Orari e prezzi

Il Castel dell’Ovo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00, con l’eccezione del martedì, quando è chiuso. L’ingresso al castello è gratuito, mentre l’accesso al museo potrebbe prevedere un costo aggiuntivo.

La Cappella Sansevero

Questo luogo sacro, conosciuto anche come la Cappella dei Principi di Sangro, è un raro esempio di arte barocca e rococò, arricchito da sculture mozzafiato e misteri avvincenti. In questa breve guida, vi porteremo alla scoperta di questo affascinante angolo di Napoli, raccontandovi la sua storia, le sue opere d’arte e i segreti che lo circondano.

Storia della Cappella Sansevero

La Cappella Sansevero fu fondata nel 1590 come mausoleo di famiglia dal duca di Torremaggiore, Giovanni Francesco di Sangro. Tuttavia, fu suo nipote, Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, a trasformarla nell’opera d’arte che possiamo ammirare oggi. Raimondo, un uomo di grande cultura e interessi, fu il committente e il promotore delle sc e delle decorazioni che adornano la cappella.

Le opere d’arte della Cappella Sansevero

La Cappella Sansevero ospita alcune delle più belle sculture del XVIII secolo, realizzate dai più grandi scultori dell’epoca. Tra queste, spicca il celebre “Cristo velato” di Giuseppe Sanmartino, una scultura in marmo che raffigura Cristo morto, coperto da un velo trasparente che sembra quasi reale. La perfezione e la delicatezza di questo velo di marmo hanno dato origine a numerose leggende e teorie, tra cui quella che il principe Raimondo avesse utilizzato una sostanza alchemica per trasformare il tessuto in pietra.

Un’altra opera d’arte degna di nota è “Il Disinganno” di Francesco Queirolo, una scultura che rappresenta un uomo intento a liberarsi dalle catene del peccato, aiutato da un angelo. L’incredibile realismo delle catene e la tensione emotiva dell’opera sono un esempio straordinario di maestria artistica.

La cappella è anche famosa per le sue “Macchine Anatomiche”, due scheletri umani conservati sotto una teca di vetro, con un intricato sistema di vasi sanguigni in piombo e cera. Queste strane e affascinanti creazioni sono state realizzate per volontà del principe Raimondo, appassionato di scienze e anatomia, e rappresentano un unicum nel panorama artistico dell’epoca.

I misteri della Cappella Sansevero

La Cappella Sansevero è avvolta da un’aura di mistero che contribuisce al suo fascino. Raimondo di Sangro, infatti, era un personaggio enigmatico, dedito all’alchimia, alla massoneria e alle scienze occulte. La cappella è disseminata di simboli e riferimenti a queste discipline, che hanno alimentato nel tempo leggende e teorie sulle sue vere intenzioni e sui segreti celati tra le sue mura.

Una delle storie più affascinanti riguarda la presunta esistenza di un passaggio segreto che collega la capp alla vicina Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, un luogo anch’esso legato a culti e credenze popolari. Questo passaggio, tuttavia, non è mai stato trovato, alimentando ulteriormente il mistero che avvolge la Cappella Sansevero.

Visita alla Cappella Sansevero

La Cappella Sansevero è aperta al pubblico e si trova a pochi passi dal centro storico di Napoli, in via Francesco de Sanctis. La visita alla cappella offre un’esperienza unica e indimenticabile, un viaggio nel tempo tra arte, storia e mistero. Per saperne di più e scoprire gli orari di apertura, è possibile consultare il sito ufficiale della Cappella Sansevero.

Quartieri spagnoli

Immancabile tappa del tour napoletano, i Quartieri Spagnoli sono un’icona della città partenopea. Questo dedalo di strade strette e affollate, situato tra Via Toledo e Via Chiaia, è il cuore pulsante di Napoli, dove la vita scorre frenetica e autentica tra antiche botteghe, chiese barocche e profumi di cucina tradizionale.

Storia e origine dei Quartieri Spagnoli

Nati nel XVI secolo per volontà del vicere spagnolo Pedro Álvarez de Toledo, i Quartieri Spagnoli furono concepiti come alloggi per le truppe militari. La loro struttura urbanistica è caratterizzata da un reticolo di strade parallele e perpendicolari, che si snodano tra palazzi alti e vicoli stretti. Sebbene il quartiere abbia subito nel tempo trasformazioni e degrado, conserva ancora oggi il fascino di un passato ricco di storia e tradizioni.

Da non perdere nei Quartieri Spagnoli

Passeggiando tra le strade dei Quartieri Spagnoli, non potete non visitare le numerose chiese che ne arricchiscono il patrimonio artistico. Tra queste, spiccano la Chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario, con la sua facciata barocca, e la Chiesa di Sant’Antonio ai Monti, che custodisce opere di Luca Giordano e Francesco Solimena.

Altro gioiello nascosto è Palazzo Serra di Cassano, un’imponente costruzione settecentesca che ospita l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Non perdetevi la visita alla Galleria Borbonica, un’antica via sotterranea che collega il palazzo a Piazza del Plebiscito, luogo ideale per una passeggiata all’aperto tra monumenti storici e panorami mozzafiato sul Golfo di Napoli.

La vita quotidiana nei Quartieri Spagnoli

I Quartieri Spagnoli sono il luogo dove si esprime al meglio l’anima autentica di Napoli. Qui potrete immergervi nella vita quotidiana dei napoletani, tra bancarelle di frutta e verdura, botteghe artigiane e negozi di abbigliamento. Non mancano i caratteristici “bassi”, antiche abitazioni popolari, e i murales dedicati a Maradona, idolo indiscusso della città.

Cucina e street food

La gastronomia è uno dei punti di forza dei Quartieri Spagnoli. Tra le viuzze del quartiere, troverete un’infinità di pizzerie, trattorie e friggitorie dove gustare le prelibatezze della cucina napoletana. Impossibile resistere al profumo delleze fritte, delle frittatine di pasta e delle sfogliatelle appena sfornate. E per gli amanti del dolce, non mancano le pasticcerie dove assaporare la celebre baba al rum o la delizia al limone.

Curiosità e tradizioni

I Quartieri Spagnoli sono anche il luogo dove si perpetuano antiche tradizioni, come quella dei presepi artigianali. Durante il periodo natalizio, le botteghe di San Gregorio Armeno si trasformano in un laboratorio a cielo aperto, dove maestri artigiani danno vita a personaggi e scenografie per i presepi, simbolo della cultura napoletana.

Vesuvio

uno dei vulcani più famosi al mondo, situato a soli 9 chilometri a est di Napoli, nella regione Campania. Questo gigante dormiente è noto per la sua eruzione del 79 d.C., che ha sepolto le antiche città di Pompei ed Ercolano sotto metri di cenere e lapilli. Oggi, il Vesuvio è una meta turistica imperdibile per chi visita Napoli e i suoi dintorni, offrendo panorami mozzafiato, percorsi naturalistici e un’immersione nella storia e nella cultura della regione.

La storia del Vesuvio è indissolubilmente legata a quella dell’area circostante. La sua presenza ha plasmato il paesaggio e la vita delle popolazioni che si sono insediate ai suoi piedi. Fin dall’antichità, il vulcano è stato oggetto di culti e leggende, come quella di Tifeo, il gigante sconfitto da Zeus e sepolto sotto il Vesuvio, il cui respiro incandescente avrebbe dato origine alle eruzioni.

Le pendici del Vesuvio sono caratterizzate da una vegetazione rigogliosa, grazie alla fertilità del suolo vulcanico. La zona è ricca di vigneti, uliveti e frutteti, che producono vini pregiati come il Lacryma Christi, olio extravergine di oliva e frutta succosa come albicocche e ciliegie. Inoltre, il Parco Nazionale del Vesuvio, istituito nel 1995, protegge e valorizza l’ecosistema e il patrimonio storico-culturale del territorio.

Per visitare il Vesuvio, è possibile percorrere uno dei tanti sentieri che si snodano lungo le sue pendici. Il più famoso è il “Sentiero degli Dei”, che offre viste spettacolari sulla baia di Napoli, sul golfo di Sorrento e sulle isole di Capri, Ischia e Procida. Il percorso, adatto a escursionisti di tutti i livelli, inizia dalla piazza di Bomerano, nel comune di Agerola, e termina a Nocelle, frazione di Positano.

La salita al cratere del Vesuvio è un’esperienza unica e affascinante. Si parte dalla stazione di Ercolano e si prosegue in auto o con un servizio navetta fino al parcheggio situato a quota 1.000 metri. Da qui, si inizia l’ascesa lungo un sentiero ben tracciato, che si snoda tra rocce e vegetazione, fino a raggiungere il bordo del cratere. La vista dall’alto è spettacolare, con un panorama che spazia dal golfo di Napoli alle colline dell’entroterra.

Durante la visita al Vesuvio, è possibile approfondire la conoscenza del vulcano e delle sue eruzioni attraverso i numerosi centri di informazione e i musei presenti nel parco. Il Centro Visitatori Vesuvio, situato nei pressi del parcheggio, offre una panoramica completa sull’evoluzione geologica del vulcano e sulle eruzioni storiche, con modelli 3D, video e fotografie. Il Museo Vulcanologico dell’Osservatorio Vesuviano, invece, ospita una ricca collezione di minerali e reperti legati alla storia delle attività vulcaniche.

Se la visita al Vesuvio vi ha fatto venire fame, non preoccupatevi: la zona offre numerose opportunità per gustare la cucina tipica campana. Dai ristoranti tradizionali alle trattorie familiari, potrete assaporare piatti deliziosi come la pasta alla Genovese, la parmigiana di melanzane, la pizza napoletana e i dolci come la pastiera e il babà.