Turismo dentale: la moda del tornare dalle vacanze con un sorriso rinnovato

Turismo dentale: la moda del tornare dalle vacanze con un sorriso rinnovato

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Turismo dentale: se ne parla tanto negli ultimi anni, ma pochi sono coloro che hanno avuto cura di analizzare nel dettaglio questo fenomeno.

Ci si riferisce al forte flusso di persone che decidono di intraprendere cure odontoiatre all’estero, nello specifico, in alcune rinomate cliniche dell’est Europa.

I motivi alla base di questa scelta sono diversi, dalla crisi economica che ha colpito molte famiglie italiane, ai costi a volte proibitivi applicati dai dentisti in Italia.

Nel nostro paese, così come altrove del resto, l’abitudine di sottoporsi alle cure di un dentista è qualcosa di radicato, qualcosa di cui non si può fare a meno, soprattutto perché i dolori ai denti sono qualcosa di estremamente fastidioso.

Non si fa visita al dentista soltanto per le piccole carie o per gli ascessi, dal dentista si va per tanti motivi che vanno dalla pulizia dei denti agli impianti di protesi, dalle devitalizzazioni all’applicazione di apparecchi e tanto altro ancora, tutte operazioni per le quali sono richieste somme a volte anche molto elevate, che hanno occasionato il fenomeno appunto del turismo dentale.

Turismo dentale: un fenomeno dilagante sempre in continua crescita

Il fenomeno del turismo dentale ha iniziato a prendere piede non più di una quindicina d’anni a questa parte ed è da allora che è andato sempre più espandendosi grazie, soprattutto, al passa parola delle persone che hanno avuto modo di saggiare cure in est Europa efficaci e soprattutto economiche.

Il fenomeno è diventato così imponente che nel 2006 l’associazione italiana dei dentisti ha dato l’allarme mettendo in evidenza i possibili rischi in cui si può incorrere affidandosi a persone non esperte e preparate.

È però inutile nasconderlo, le cliniche dell’est Europa lavorano bene, almeno quelle più conosciute, le persone che vi ci lavorano sono stimati professionisti e il motivo per cui i costi sono molto più accessibili rispetto a quelli applicati in Italia risiedono nel costo inferiore del lavoro che permette l’impiego di materiali e strumenti di assoluta qualità.

Numeri alla mano si stima che ogni anno siano oltre 20,000 le persone che si recano all’estero per effettuare operazioni dentali, andando così ad alimentare il fenomeno del turismo dentale.

I vantaggi economici che ne derivano sono evidenti e, a quanto pare, anche la qualità dei servizi non lascia a desiderare.

Le cliniche più conosciute si trovano in Ungheria, Croazia, Moldavia, Albania e Romania e offrono tutte servizi all-inclusive che vanno dalla visita preliminare presso la struttura sino all’accompagnamento dei pazienti stessi fino all’aeroporto.

Come già anticipato, l’associazione dentisti italiani ha sollevato molti e seri dubbi in merito al modo di lavorare presso le cliniche dell’est Europa e, più in generale, verso il fenomeno del trismo dentale, volendo mettere in evidenza proprio il fatto che molte operazioni risultano essere complete anche solo dopo una settimana, mentre in Italia ci vogliono mesi, come nel caso dell’impianto di capsule dentali. Se la differenza del costo trova una giustificazione, lo stesso non può dirsi per la tempistica, che avalla alcune perplessità circa l’effettiva qualità degli interventi posti in essere.

Come sempre la prudenza deve farla da assoluta padrona, specie quando ci si reca fuori patria … con la salute non si scherza.